Entrare in un ambiente buio regala la sensazione di pesantezza. Tutto diventa tetro. I mobili e i complementi di arredo cambiano colore, aumentando le ombre. Una delle regole che si devono seguire, consigliata dagli interior designer, è quella di creare punti luce. L’illuminazione in casa è quello che fa la differenza.
Pensate agli alberghi o alle SPA. Essi sfruttano molta luce naturale. Si ha un immediato benessere. Tale realtà la dobbiamo portare nella nostra casa. Una stanza in particolare deve avere un gioco di luci e magari di colori, per renderla ancora più conviviale, parliamo della cucina.
Naturalmente tutte le camere devono essere ben illuminate, ma in modo ecosostenibile. Il salotto, punto di ritrovo per ospiti o per rilassarsi, deve avere delle luci regolabili. Il bagno può avere luci mirate su alcune parti della stanza. In camera da letto è bene che l’illuminazione non sia aggressiva, ma con delle lampade a buona diffusione.
Mentre nella cucina è necessario studiare l’impianto di illuminazione in base a quale sia lo stile della casa e all’uso che ne andiamo a fare di giorno e di sera.
Una casa accogliente deve avere delle atmosfere. Nel senso che nelle diverse camere è possibile creare delle situazioni di “accoglienza” luminosa. Prima già abbiamo accennato a quali sono le caratteristiche da usare in alcuni ambienti della propria abitazione.
Per la cucina usata ci debbono essere delle atmosfere delicate di sera, ma che non vadano a creare una sensazione “ovattata”. L’errore più comune è quello di avere delle luci gialle, che sono basse, buie e tetre. Usiamo dei faretti che puntano su un tavolo centrale o sulla penisola. Si richiama lo stile da bar, ma che è molto di tendenza.
Sulla cucina e sulle altre superfici è possibile avere sia dei faretti direzionabili che una striscia di led. Si raccomanda la: luce fredda. Essa crea un’atmosfera delicata, calda e accogliente.
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22-03-2023
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